Oltre al GDPR EU 679/2016, INDUSTRIA 4.0, per la salvaguardia del principale patrimonio di impresa nella 4° rivoluzione industriale.

Servizi per la sicurezza della conoscenza aziendale

Azioni per:

Conoscere se stessi

Conoscere se stessi

  • Identificare la “base di conoscenza” (dati, informazioni, documenti di progetto, di vendita, marketing ecc) ed i loro utilizzi (trattamenti)
  • Identificare e rappresentare i processi organizzativi di gestione in relazione a obiettivi, vincoli e criticità
  • Identificare le risorse e gli strumenti impiegati (sempre più digitali) facilitando cooperazione, integrazione, interconnessione e condivisione
  • Analizzare e individuare i rischi connessi (perdite/furto di dati, interruzione/sospensione dell’attività, eventi critici, ecc)
  • Definire la strategia e le modalità di gestione dei rischi aziendali
Proteggere la conoscenza aziendale

Proteggere la “conoscenza aziendale”

  • Adottare i miglioramenti più idonei dei processi organizzativi
  • Adottare o utilizzare al meglio gli strumenti digitali e non
  • Informazione, formazione e supporto delle proprie risorse umane facilitando, attraverso l’organizzazione e gli strumenti tecnologici, comunicazione, cooperazione, motivazione e partecipazione agli obiettivi di processo aziendali
  • Adottare gli opportuni accorgimenti e forme contrattuali e di comunicazione
Mantenere sotto controllo la qualità della protezione

Mantenere sotto controllo la qualità della protezione

  • Organizzare e rendere attive le procedure e gli strumenti per rilevare eventi critici
Stabilire come reagire e in che modo quando essa venga violata

Stabilire come reagire e in che modo quando essa venga violata

  • Definire, organizzare e rendere attive le procedure e gli strumenti per gestire e comunicare gli eventuali eventi critici (alle Autorità, a clienti, a fornitori, collaboratori, gestione della propria reputazione ecc)
Essere in grado di reagire anche a una remota possibilità di compromissione

Essere in grado di reagire anche a una remota possibilità di compromissione

  • Organizzare e rendere attive le procedure e gli strumenti per gestire il ripristino o almeno ridurre al minimo le condizioni di disagio nel caso di eventuali eventi critici (backup/ripristino dei dati, recupero/sostituzione di linee di comunicazione, ridondanze, ecc)

GDPR EU 679/2016, INDUSTRIA 4.0, CONTINUITA’ OPERATIVA, INNOVAZIONE DEI MODELLI DI BUSINESS

Il nostro Paese e le sue particolarità

il 95% delle imprese italiane, pur impiegando complessivamente 7,8 milioni di addetti, ha meno di 10 addetti (Fonte ISTAT 2015).

Per affrontare  l’impegno  di sicurezza e  innovazione può essere utile  “fare rete” allo scopo di aumentare l’economia di scala del cambiamento.

In aggiunta, oltre a una solida formazione continua interna, occorre poter disporre di capacità professionali “quando serve” e “per il tempo che serve”, per affrontare con flessibilità e completezza i diversi aspetti ampliando, al contempo, le competenze interne attraverso collaborazione , partecipazione attiva e formazione.

Sicurezza: partiamo troppo spesso dagli effetti

Sicurezza richiama:

Protezione e Salvaguardia

Ma ad essa sono correlate anche efficienza ed efficacia nello svolgimento delle nostre attività imprenditoriali, professionali, lavorative e la nostra immagine e reputazione.

Il tutto in un mondo interconnesso e ad alto interscambio di informazioni.

E nel rispondere a cosa porre in sicurezza corriamo subito agli effetti, partendo dagli “incubi” o dal fondo della questione:

Stiamo attenti a non prenderci un “ransomware”

Stiamo attenti che attraverso il “phishing” o un virus non ci rubino informazioni o denaro

Che nessuno lasci in giro le sue password o dia informazioni se non “autorizzato”

Cosa devo fare per evitare che “qualcuno” possa rallentare o bloccare la mia attività ?

Come faccio a sfruttare l’IPER/SUPER ammortamento per pagare meno tasse ?

Cosa devo fare per essere a norma del GDPR e non rischiare di incappare in sanzioni in caso di controlli o di denunce di altri ?

…….

oppure cerchiamo conforto in luoghi comuni rassicuranti … … tanto noi non siamo mica la NASA …

Il mondo è globalmente interconnesso e ogni informazione trova nel “dark web” un vasto e lucroso mercato criminale fatto di luoghi di scambio con tanto di tariffari per ogni tipo di “conoscenza”. Oggi, una volta connessi al web, sappiamo di essere tutti potenzialmente aggredibili da meccanismi automatici, malevoli o meno, che, come primo scopo, hanno quello di carpire informazioni rivendibili o, in taluni casi, di rallentare l’attività o creare disservizi.

Conoscenza aziendale in sicurezza

Ma la vera domanda è sicurezza rispetto a cosa e fino a che punto  ?

Ogni impresa, per il raggiungimento dei propri obiettivi, è basata sulla capacità di orchestrazione (organizzazione) di:

  • Processi e Attività
  • Comunicazioni
  • Documenti
  • Informazioni
  • Dati elementari
  • Risorse umane (esperienze e competenze) che operano motivate in un clima di cooperazione incentrato sugli obiettivi di processo aziendali
  • Risorse tecnologiche (meccaniche, elettroniche, informatiche,…)
CONOSCENZA AZIENDALE È

Orchestrazione + Processi e attività + Documenti + Informazioni + Dati + Risorse umane

RISULTATO e VALORE AZIENDALE È

CONOSCENZA AZIENDALE + STRUMENTI TECNOLOGICI

Dalla integrità, riservatezza, disponibilità e cura della conoscenza aziendale dipende sempre più la capacità di proporre ed evolvere un prodotto/servizio vincente.

Le fabbriche del futuro – Superquark 23/08/2017

Dal breve filmato:

… gli operai si son fatti un po’ ingegneri e gli ingegneri un po’ operai ….

Il valore dipende dal “know how” messo in campo e dalla capacità di saperlo gestire…

Il costo della manodopera “tradizionale” perderà sempre più peso…

L’effetto combinato di “know how”, organizzazione e tecnologie determinerà sempre più la ridistribuzione del lavoro e della ricchezza, indirizzandosi dove c’è maggiore “conoscenza” e non manodopera a basso costo.

Cambiano e cambieranno sempre più i “modelli di business”. Ad esempio possiamo ideare, progettare, prototipizzare, simulare prodotti, servizi e processi fino a livelli di dettaglio spinti al limite del reale e, senza avere la “fabbrica“, demandare a “fablab” esterni condivisi  la fabbricazione dei prodotti o dei loro componenti inviando informazioni e programmi necessari per la realizzazione su stampanti digitali industriali o macchine automatiche. Per contro l’attività degli attuali cosiddetti “terzisti” può trasformarsi in quella di un “fablab” che, proponendo sul web il proprio servizio, si trasforma in una “Fab as a Service“. Il tutto su un’economia di scala globale, mondiale. In questi scenari la gestione e la protezione della conoscenza aziendale diventa ancor più importante, e deve essere organizzata e tutelata attraverso tutte le forme necessarie, organizzative, tecnologiche e contrattuali.

Gli strumenti tecnologici in generale li acquistiamo, li sostituiamo in funzione dei fini aziendali determinati attraverso la nostra conoscenza aziendale.

La conoscenza aziendale è nostra, è il nostro reale patrimonio da custodire ed evolvere.

Nella quarta rivoluzione industriale” prevale e prevarrà la capacità di padroneggiare, controllare, evolvere, utilizzare, custodire e salvaguardare al meglio il proprio patrimonio di conoscenza.

La salvaguardia del patrimonio di conoscenza è un bisogno primario dell’impresa del futuro.

Cambiato l’angolo visuale, e la motivazione con esso, allora potrà essere più facile distinguere che la protezione dei dati personali (GDPR EU 679/2016), l’interconnessione tanto importante in INDUSTRIA 4.0 per poter usufruire dell’iper/super ammortamento, la continuità operativa, ecc, altro non sono che le diverse componenti e parti di uno stesso insieme: la conoscenza aziendale.

 L’insieme è maggiore della somma delle parti.